Peschici
Peschici sorge su una rupe a picco sull’Adriatico che sovrasta la baia sottostante. Glia manti del mare possono trovare qui spiagge famose, con sabbia fine. La visita al borgo inizia nel pittoresco centro storico, dove si trova il “Cancello del Ponte” situato accanto alla torre imperiale. La città vecchia è caratterizzata da case bianche degradanti verso il mare, con piccole stradine simili a quelle delle città arabe.
Nella chiesa di S. Elia, dedicata al patrono della cittadina, sono presenti inscrizioni latine, una sotto il Crocifisso, l’altra nella Cappella del Principe Pinto. L’edificio di culto risale probabilmente al XIII secolo e custodisce alcune tele del XVII secolo di scuola napoletana. La Chiesa del Purgatorio o S. Maria del Suffragio, fu utilizzata usata come ossario dalla vicina abbazia benedettina di Calena. All’interno, un grande dipinto sul soffitto raffigurante “Purgatorio, Paradiso ed Inferno”, due teschi, un architrave in pietra e una porta lignea, simbolo di tutte le “chiese del Purgatorio”.
Merita una tappa il Santuario della Madonna di Loreto, costruito tra il XVI ed il XVII secolo, nel luogo dove la Vergine apparve ad un gruppo di pescatori scampati miracolosamente ad una violenta tempesta. L’Abbazia di S. Maria di Calena, a circa 2 chilometri da Peschici, è una delle più antiche d’Italia. Il Castello risalirebbe al 970, quando i Bizantini costruirono una serie di fortezze, ampliate successivamente dai Normanni. Nel 1239 il Castello venne danneggiato durante un assedio dei Veneziani contro Federico II di Svevia, poi ricostruito dall’ imperatore. Fu restaurato nel XVIII secolo da E. Pinto, Principe di Ischitella. Si possono visitare le fondamenta del maniero. Al suo interno, una grande fossa, probabilmente utilizzata per le riserve di grano in caso di assedio.
Rodi Garganico
Nei pressi di Rodi Garganico troviamo le spiagge di Ponente e Levante. La Spiaggia di Ponente, ad ovest della cittadina, comprende la Baia Santa Barbara ed il Lido del Sole, dove è concentrata la maggior parte delle infrastrutture turistiche. L’ arenile è caratterizzato da una successione di dune sabbiose e dalla presenza di venti settentrionali. E’ l’ideale per i surfisti. La Spiaggia di Levante si distingue per la sabbia fine e dorata.
Presenta molte strutture balneari attrezzate ed il nuovo porto turistico. Tra le spiagge del Gargano, è quella con il paesaggio più suggestivo: le coltivazioni di aranci e alberi di limone tutt’ intorno, spargono il proprio profumo nell’ aria, creando un’atmosfera magica. Nelle vicinanze di Vico del Gargano, a 6,2 km da Rodi, troviamo la Spiaggia dei Cento Scalini o delle Tufare. Per raggiungerla bisogna scendere una scalinata di cento gradini dopo aver imboccato un sentiero che parte dalla SS 89. Oppure a piedi, camminando lungo la Spiaggia di San Menaio, in direzione Sud.
Il lido è tranquillo, non molto ventoso, con alcune strutture balneari adatte alle famiglie. Da un sentiero nelle vicinanze si può anche accedere alla meravigliosa Pineta Marzini. Al tramonto offre un panorama spettacolare sulle Isole Tremiti. Nei dintorni di Vico del Gargano, a 6,4 km da Rodi Garganico, la Spiaggia del Sospetto. Situata alla base del promontorio, nei pressi della Pineta Marzini, prende il nome dalla Grotta Sospetta in posizione dominante. Questo bellissimo arenile, ideale per chi ama il silenzio e vuole rilassarsi, non presenta strutture balneari, e può essere raggiunta solo a piedi, lungo un sentiero di qualche centinaio di metri.
San Giovanni Rotondo
Il Santuario di S. Pio da Pietrelcina è da decenni popolare meta di pellegrinaggio. Situato a San Giovanni Rotondo, città immersa nel verde del Parco Nazionale del Gargano, viene raggiunto ogni anno da circa 7 milioni di pellegrini che arrivano per omaggiare Padre Pio. La cittadina fu fondata nel 1095 sulle rovine di un villaggio del IV secolo a. C., come accertato da resti di tombe e da un battistero circolare di epoca incerta, sul quale venne costruita, tra VI e VII secolo, la chiesetta del patrono S. Giovanni Battista (o Rotonda).
La Chiesa Antica (1540-1676) è dedicata a S. Maria delle Grazie, patrona del paese. Nella lunetta sovrastante il portale d’ingresso sono ritratti in maiolica la Madonna con il Bambino ed i SS. Francesco d’Assisi e Michele Arcangelo. All’interno: l’altare di S. Francesco, sul quale Padre Pio celebrava le messe, il confessionale, l’icona della Vergine e, nel coretto, il Crocifisso davanti al quale ricevette le stimmate. Il nuovo Santuario di Santa Maria delle Grazie (1956-1959) fu fatto edificare per volontà del Santo. È a tre navate decorate da nove mosaici. Nell’abside si trovano raffigurati la Madonna delle Grazie e S. Pio.
Tra il 1994 ed il 2004 è stato costruito il Santuario di Padre Pio, progettato da Renzo Piano. La struttura può contenere 7.000 persone sedute e 30.000 in piedi all’esterno. Qui vengono celebrate giornalmente numerose messe, come nel Santuario di Santa Maria delle Grazie. All’interno della nuova chiesa si trovano numerose opere d’arte: il Crocifisso di Arnaldo Pomodoro; l’ambone monumentale di Giuliano Vangi; il tabernacolo di Floriano Bodini, ed i mosaici del gesuita Marko Ivan Rupnik.
Meritano una visita anche la Via Crucis monumentale, costituita da sedici statue lungo il pendio del Monte Castellana, la celletta di Padre Pio, nel convento, l’imponente ospedale voluto dal Santo, la Casa Sollievo della Sofferenza, il Monumento a San Pio (1987), opera bronzea di Pericle Fazzini e, in Palazzo Morcaldi, il Museo delle Cere di Padre Pio. Ogni 23 settembre viene commemorato S. Pio con fiaccolate, processione della sua statua, e riti religiosi. La Madonna delle Grazie viene festeggiata dall’8 al 10 settembre con una processione che accompagna l’icona in paese.
Santuario di San Michele Arcangelo – Monte Sant’Angelo – Foggia
Il Santuario di San Michele Arcangelo è uno dei più importanti luoghi di culto pugliesi. Situato a Monte Sant’Angelo, nel Gargano, è meta da 16 secoli di pellegrini da tutto il mondo, intenti a conoscerne la storia e la misticità. Che siate fedeli o semplici visitatori, è tappa d’obbligo per chi vuole apprendere una storia che dal V secolo arriva ai giorni nostri, in una località dove s’intrecciano religione, storia, devozione popolare e vicende politiche del Gargano e della Puglia.
È possibile accedere alla Celeste Basilica (cosiddetta perché non consacrata da mano umana) attraverso una scalinata di 86 gradini che collega il portico d’ingresso all’atrio. L’entrata della Sacra Grotta è preceduta da un portone bronzeo (1076), proveniente da Costantinopoli, con Scene del Nuovo ed Antico Testamento. Nella spelonca, secondo la tradizione, apparve tre volte (490-493) l’Arcangelo al vescovo di Siponto (Manfredonia), S. Lorenzo Maiorano. Nel 1656 si verificò una quarta apparizione al vescovo locale Alfonso Puccinelli, di origini lucchesi. La venerata statua del XVI secolo, attribuita ad Andrea Sansovino, raffigura S. Michele nelle sembianze del Principe delle milizie angeliche nell’atto di calpestare Satana.
Sotto il simulacro, posto sull’altare maggiore della grotta, è custodita l’ara originale in pietra, dove è impressa l’impronta di un piede, attribuita all’Arcangelo. Si consiglia anche una visita alle Cripte, al Museo Lapideo ed al Museo devozionale, che raccolgono interessanti testimonianze storiche ed artistiche del culto micaelico. La Basilica di S. Michele Arcangelo fu eletto “santuario nazionale longobardo” nel VII secolo. Divenne presto una delle principali mete religiose, insieme a Gerusalemme, Santiago de Compostela e Roma. Numerosi furono i pellegrini in viaggio lungo la Via Sacra Langobardorum, che unisce idealmente l’abbazia normanna di Mont-Saint-Michel (Francia) a Monte Sant’Angelo, passando dalla piemontese Sacra di S. Michele in Val di Susa. Solenni processioni e riti sacri rendono magica l’atmosfera del santuario garganico l’8 maggio e il 29 settembre.
In queste due date si celebrano la prima apparizione dell’Arcangelo nella grotta e la consacrazione della basilica. I pellegrinaggi sono caratterizzati da cortei di fedeli con stendardi, bandiere e crocifissi, provenienti da tutta Italia e dall’estero. Particolari rituali: l’incisione dell’iniziale del proprio nome o l’impronta della mano sulle pareti della grotta. Alcuni richiedono sassolini benedetti della spelonca per devozione. Nei dintorni della cittadina l’antica ed importante Abbazia di S. Maria di Pulsano, di origine benedettina.
Santuario di San Matteo Apostolo – San Marco in Lamis – Foggia
Immerso nel verde dei boschi circostanti, a San Marco in Lamis, sul Gargano, sorge il Santuario di S. Matteo Apostolo, da secoli meta di pellegrini da ogni parte del mondo. Si ritiene forse fondato dai Longobardi, forse su un precedente ospizio dei secoli IV-V. Nel 1568 passò ai Frati Minori Osservanti. Con il loro arrivo giunse da Salerno un molare di S. Matteo, reliquia ancora venerata. A chi lo scorge in lontananza appare come una grande fortezza in collina.
Una scalinata del 1838, attraverso una serie di archi a vela, conduce ad un chiostro rettangolare, ad un loggiato cinquecentesco ed ad un piazzale medioevale con statua di S. Michele Arcangelo. Un lungo corridoio conduce alla chiesa, a navata unica, con presbiterio rialzato e abbellito di marmi policromi, realizzato da artisti napoletani. Nella nicchia dell’altare maggiore, il venerato simulacro ligneo dell’Apostolo, ricavato da un francescano nel 1596 (data sul libro del Vangelo), che trasformò un’antica immagine del SS. Salvatore.
Da visitare anche: gli affreschi medioevali, i restanti tre altari barocchi in pietra garganica, dedicati a S. Giuseppe, all’Immacolata, a S. Antonio di Padova e a S. Giovanni Battista, il coro ligneo seicentesco, la Biblioteca, il Presepe artistico, e l’interessante Museo con testimonianze della devozione a S. Matteo ed ex voto. A poca distanza da S. Marco in Lamis il Santuario di S. Maria di Stignano, tra i più antichi della Capitanata, dove si venera una bizantina statua della Madonna in trono con il Bambino. Il 21 settembre si festeggia solennemente l’Apostolo con riti religiosi e processione. Nei dintorni di Manfredonia, la zona archeologica di Siponto, con le antiche chiese romaniche di S. Leonardo e S. Maria Maggiore.